giovedì 30 ottobre 2008

Ci sono un indiano, un cinese e un italiano...

Ci sono un indiano, un cinese e un italiano... sembra l'inizio di una barzelletta...
E' solo che oggi pomeriggio dovevo gonfiare le ruote di una bici che era stata abbandonata in laboratorio ( quando dico in laboratorio intendo proprio tra le provette,
i solventi e quant'altro!) e alla fine mi sono ritrovata ad osservare un indiano e un cinese che discutevano su quanto gonfiare o meno le ruote di una bici... e in quel momento sono scoppiata a ridere tra gli sguardi confusi dei 2 gentiluomini. E meno male che mi è scappata una risata... che ieri ho toccato il fondo... sono scoppiata a piangere mentre parlavo con due ragazze ITALIANE incontrate per caso ad una riunione di orientamento per stranieri... Quando una delle due mi ha detto:"non sembri molto felice di essere qui!" ...non ho retto e ... ho iniziato a piangere come una disperata...
...non so cosa mi succede, ma la
tristezza spesso prende il sopravvento e ancora non sono serena... Era da tanto che non provavo la sensazione dell'essere SPAVENTATI ... e non mi godo nulla ...uff... per farvi capire come sono messa... mi sono messa a piangere anche stamattina mentre bevevo un cappuccino (cappuccino=italia=casa)... sto messa proprio male... come al solito esagero!

Però di bello c'è quello che sto facendo in laboratorio, il mio progetto che sembra calzare a pennello con la mia tesi di dottorato e poi... qui hanno tutti una grande considerazione dell'EPR e non lo disprezzano ;)


Sono sicura che andrà tutto bene e a questo punto non può che migliorare... e quando riuscirò a guardare gli aerei che partono senza pensare immediatamente " Quanto vorrei essere lì sopra ed andarmene" vuol dire che qualcosa s
ono riuscita a conquistarla.

Vi penso tutti tanto.



elisa, la solita emotiva


martedì 28 ottobre 2008

University of Miami

Ta Taaaaaaaa... ecco a voi "the University of Miami"!

Il Campus universitario è infinito ( sono riuscita a visitarne solo una piccola parte): racchiude tutte le facoltà, tutti gli uffici amministrativi, una cittadella formata dagli studentati, un "Villaggio per gli studenti meritevoli", mensa ( the food court), un bookstore, l'ufficio postale, diversi bar/caffè, 5 campi da tennis, uno da baseball, una piscina, zone verdi, coccodrilli lasciati liberi di scorazzare, scoiattoli a non finire, biblioteche e...




...tante...








...tantissime palme!!









...e, al centro del campus ci mettiamo anche un bel lago... naturale :)






Nascosto tra le fronde degli alberi e delle palme, ecco il "Cox Science Center";







al terzo piano dell'edificio che vedete qui a fianco c'è il dipartimento di Chimica Supramolecolare :)







...(importante... ombra di elisa mentre scatta la foto).... (sono una nebbionaaa)...




Il colpo duro però l'ho avuto entrando nei laboratori... tutte le aspettative che riponevo nell' AMERICA sono svanite in un solo istante...quello in cui ho visto il delirio e la trascuratezza che regnano incontrastati.









.. e questo qui è il banco che mi hanno assegnato... ovviamente zeppo di vetreria impolverata e incrostata di non so che, di cartacce e vials contenenti prodotti anonimi...


il mio progetto in laboratorio parte proprio da qui... dalla pulizia del mio banco da piccolo chimico esploratore...rimbocchiamoci le maniche... che si comincia!

W il dipartimento "A. Mangini" di Bologna ;)

domenica 26 ottobre 2008

Per Giulia G. Guglielmo e Claudio: Una parentesi

Ho trovato una cosa che mi ha fatto pensare a voi tre: a te, Giulia, a Guglielmo e Claudio e alla nostra ultima discussione sul filo che ci unisce :)

"Napoli è una città fiera, ma che ha sofferto molto: da queste parti la vita ha un sapore agrodolce. E' Una città dalla bellezza mozzafiato, ma costruita su una linea di faglia e sotto un vulcano. I suoi dedali di vicoli, scalinate e cortili, da cui spuntano cupole e facciate di chiese barocche fatiscenti, non hanno segreti.
Questa è una città che si ama e si odia."

Che si ama e si odia.




un po' di sole, grazie!


Sono le cinque del mattino qui a Miami...naturalmente è sempre colpa del fuso orario a cui non riesco ad abituarmi.
I am in the "SUNSHINE STATE" (come si legge dalla targa dell' auto che ho fotografato)... ma secondo me è una fregaturaaaaaa!!
Altro che "beach on the beach sotto il sole la pelle brucc" [...come dicevano i famosissimi "TRETTRE'"]...qua piove ininterrottamente da tre giorni e Miami è completamente allagata.

Forse dovevo dar retta a mamma e portarmi un impermeabile coi fiocchi... se ripenso a quando lei mi ha detto "Elisa, non pensi che possa esserti utile un impermeabile? Lo metti in valigia e sei a posto!" e alla mia risposta " Ma mamma,dai, vado in Florida, ci sarà un sole splendente!!" OOOOCCHEIIII, VAAAA BEEEENEEEE ...risposta sbagliata... :)

Sotto la pioggia incessante di ieri sono andata a vedere ben sei piccole sisitemazioni, ovviamente Suresh (il ragazzo indiano) mi ha scarrozzata per la città e spesso ha tradotto il mio inglese alquanto inverosimile ;) . Mi ha aiutata a fare il punto della situazione e soprattutto mi ha illuminata sulle zone più sicure di Miami. Ho visto alcune stanze e piccoli monolocali, ricavati nelle case in cui abita il proprietaio di casa. Hanno quasi tutti la moquette (carpet)e per cucina una piastra riscaldante... sob..
Tra le opzioni viste ieri mi si offriva:

monolocale arredato con entrata indipendente con tanto di addobbi natalizi permanenti (all season) e puzza stantia permanente di non so che; unico vincolo: passaggio di due cani della padrona di casa che per andare a fare la pupù devono attraversare il monolocale...prezzo modico $ 650...

stanza in un appartamento
con altre due persone (tra cui il padrone della casa),bagno personale, unico vincolo la mamma del padrone di casa ha bisogno di usare sempre la cucina x preparare pasti caldi ... e il figlio li consegna a domicilio per $ 5. $ 550 spese escluse e no internet. ovviamente niente sconto sul pasto preparato dalla signora (non sto scherzando!)

e poi altre storie del genere...

spero di trovare presto una sistemazione "normale" ad un prezzo onesto.

with my best

elisa

PS
grazie "santo Skype" ;)


sabato 25 ottobre 2008

Devo ancora abituarmi al fuso orario

Eccomi qui, a scrivere finalmente da Miami.
Sono le cinque del mattino e ho gli occhi sbarrati... tutta colpa del fuso orario...infatti in Italia il sole già splende da diverse ore :)

Sono arrivata a Miami...e che impatto...

Sono arrivata l'altro ieri sera, atterrando tra la pioggia battente e il vento forte che sembra fortissimo se si guardano le numerosissime palme che si agitano velocemente.


All'aereoporto mi ha aspettato Suresh, un ragazzo indiano che sta svolgendo il suo post-Doc nel laboratorio dove lavorerò:è un tipo stranissimo con un forte accento accento indiano, ma si sta facendo in 4 per aiutarmi a cercare una sistemazione sicura...perchè a quanto pare girare a Miami dopo le 6 di pomeriggio non è il massimo senza auto.

Il campus dell'Università è immenso: palme, palme ovunque, ampie zone verdi, una piscina per gli studenti e una varietà di etnie che supera ogni immaginazione. L'edificio in cui si trova il dipartimento in cui lavorerò è il Cox Centre. All'ultimo piano di questo edificio ci sono lo studio del prof. Kaifer e i suoi laboratori.
Attorno al campus ci sono stradoni giganteschi non a misura d'uomo e trovare un negozio è difficilissimo...

Kaifer è un bell'uomo gioviale. Mi ha accolta bene, rassicurandomi sulla lingua e dicendo di non esitare a parlare, di provare e riprovare senza vergogna.Ho già le chiavi del laboratorio:). Mi ha lasciato alcuni giorni per cercare una sitemazione e poi finalmente inizierò a lavorare...

Il mio umore non è al massimo; sono tesa e preoccupata e spero che l'entusiasmo torni, perchè la vista del laboratorio in cui starò mi ha impressionato:non è un granchè, decisamente peggiore dei nostri laboratori italiani, disordinato, sporco... direi malsano...
...mmmmmm...

...e spero di scrivervi presto buone nuove...

un abbraccio fortissimo a tutti, torno a dormire un po'

elisa

un abbraccio è solo per Claudio :)

martedì 14 ottobre 2008

un sogno ricorrente

A meno di dieci giorni dalla partenza, mi trovo a fare i conti anche con un sogno ricorrente; sogno, ovviamente, di essere già arrivata, di essere lì, nei corridoi e nei laboratori dell'Università di Miami... nell'enorme Campus, in bici nelle strade non a misura d'uomo, in una casa di paglia... o alle prese con strumenti di cui ignoro l'utilità...
ecco qui la mia ansia pre-viaggio... per ora sembra essere tutto sottocontrollo :)